Tradizioni religiose

La Polonia è un luogo profondamente spirituale: sono molti, infatti, i santuari – circa 200 – e le pratiche religiose. Per prima cosa possiamo dire che la capitale spirituale della Polonia è Jasna Gora, luogo in cui è conservato il miracoloso dipinto della Madonna Nera e dove i numerosi pellegrini si recano a piedi il 15 di agosto per la Festa dell’Assunzione.

Ogni luogo di culto custodisce o un dipinto sacro, o una statua, oppure si trova un ruscello dalle proprietà miracolose. I polacchi sono intimamente devoti ai riti della Settimana Santa, ovvero quelle rappresentazioni – come la via Crucis – che celebrano la Passione di Cristo; è da ricordare la Kalwaria Zebrzydowska, rievocazione riconosciuta dall’UNESCO.

La Polonia è una nazione a maggioranza cattolica, e molti polacchi considerano il cattolicesimo parte dell’identità nazionale; esso è tratto distintivo dei polacchi rispetto ai tedeschi luterani e ai bielorussi ortodossi. Per gli ortodossi il luogo di culto più importante è Grabarka, dove ogni 19 di luglio accanto alla Chiesa Ortodossa di Swieta Gora sono apposti dei crocifissi. Per i Tartari la festa più importante è il Kurban Bajram: durante questa festività ci si riunisce presso la Mecca di Bohonikach, e questa è la comunità Sunnita più antica d’Europa.

Gli ebrei vengono da tutto il mondo per pregare dinanzi alle tombe dei due celebri rabbini Elimelech e Dawid Biderman. In Polonia è presente anche una piccola minoranza neopagana, ed esistono due istituzioni principali che celebrano i culti del Neopaganesimo slavo: la Chiesa nativa polacca e la Chiesa slava-polacca.